N. 13 del 1/9/1998

Quando lo scoop va in Rete
di Pierdomenico Baccalario


Se cercate notizie su Internet, state attenti alle news a denominazione d'origine "incontrollata

Se si prova a cercare una notizia o un commento a una notizia in Rete, ci si accorgerà presto di vagare tra dozzine di coloratissime e intricate pagine di notizie, novità, recensioni e quant'altro. Ordinate per data, personaggio, Paese; commentate, rettificate, contraddette. Notizie su notizie, informazioni su informazioni. Come se, muovendosi in macchina si fosse improvvisamente entrati in un quartiere dove ogni strada si interseca con altre dieci, ogni cartello ha una freccia "per tutte le direzioni".
www.ansa.it Il nuovo sito dell'Ansa è caratterizzato dall'estrema pulizia grafica e dalla semplicità di consultazione: una serie di canali tematici permette di accedere rapidamente ai "lanci", i quali sin dal titolo dichiarano la data e l'ora della notizia. Il migliore sul Web italiano.
Viene da chiedersi: ma a quante migliaia di chilometri (non solo in senso metaforico) si trovano i fatti? Non si tratta soltanto di analizzare il rapporto tra la quantità delle informazioni su Internet (incommensurabile) e la loro qualità (alterna), ma di imparare a discernere, quando un "fatto" approda in Rete come vi giunga. Insomma, di quale mano sono le notizie su Internet: di prima, seconda o… ennesima? Il problema ha una sua rilevanza se, come di recente ha sostenuto l'Osservatorio Internet della Scuola di Direzione Aziendale (Sda) dell'Università Bocconi, sono 850.000 gli italiani che consultano la rete per accedere a notizie e informazioni di tipo giornalistico. Una cifra equivalente a circa il 57% di coloro che nel nostro Paese si collegano a Internet almeno una volta alla settimana.

Tra notizie DOC e mare magnum

Anzitutto è opportuno distinguere tra le pagine di notizie "non ufficiali" dalle pagine "blasonate", quali quelle delle agenzie di stampa o dei quotidiani cartacei ben noti a livello nazionale o locale.


www.mondadori.com Dal sito della casa editrice Arnoldo Mondadori Editore si accede al servizio di news Time On Line, in collaborazione con la Reuters. Come il sito di Adn Kronos, si presenta graficamente più ricco del sito Ansa, ma è meno pratico e puntuale di entrambi: basti dire che nelle notizie ci si limita a segnalare mese e giorno.
Nel primo caso può accadere che un giorno il signor X decida di mettere sulla rete un suo articolo, senza specificare che i fatti sono frutto di una sua personale ricostruzione. Magari inventa un falso scoop: il nostro signor X ha messo in circolazione un bel grattacapo. Il navigatore che trova l'articolo in questione e non indaga ulteriormente sulle fonti (perché crede in quel che ha letto, perché non ne ha voglia) ottiene una visione distorta dei fatti. Diviene una delle tante vittime della possibilità illimitata di Internet di "fare da fonte".
www.repubblica.it Tra i quotidiani nazionali Repubblica è quello che più sta investendo sul Web. Sull'ordine temporale delle agenzie di stampa si fa prevalere, nella presentazione delle notizie, quello tematico, che inclina ad approfondire. Con qualche rischio di disorientamento.
Il fatto è se tutti possono far notizia, addio deontologia, addio verità dei fatti; ogni utente può divenire fonte di se stesso, inserire le sue notizie, distorcere la realtà a suo piacimento. C'è anche il rovescio della medaglia: se il signor X non potesse in nessun modo far sentire la sua voce, potrebbe voler dire che il sistema delle informazioni su Internet non è più libero, con il rischio di buttare via, con l'acqua sporca, anche il bambino. Solo per fare un esempio recente, Internet ha diffuso in tutto il mondo le fotografie dei massacri Serbi nei territori dell'ex-Jugoslavia, con tutto ciò che ne è conseguito. Questo è possibile solo perché la pubblicazione su Internet è libera.


www.ilsole24ore.it Il popolare quotidiano economico-finanziario mette in luce sin dalla organizzazione della home page la sua vocazione a farsi servizio oltre che notiziario in stile da agenzia.
Anarchia dell'informazione e informazione controllata da sempre convivono sulla Rete, alternando idee e progetti validi a grandi meschinità: da una parte, per esempio, i ragazzi di Hot Wired (www.hotwired.com), che diffondono una rivista Internet di grandissima qualità, cercando nuovi talenti e soluzioni; dall'altra, individui o peggio ancora, organismi e testate non meglio identificate che diffondono, per citarne una, false ricostruzioni fotografiche della morte della principessa Diana.

Ma la "certificazione" non basta

Per i siti di notizie "certificati", il problema è un altro. Non si tratta più di sapere se una notizia sia attendibile o meno quanto al contenuto, perché a garantirne la veridicità ci pensa, in buona sostanza, il prestigio di chi la pubblica. Conta cercare di capire se sia effettivamente "nuova" o ripresa da altre fonti, magari non citate.


www.newslink.org American Journalist Review è una rivista on line, in inglese, dedicata proprio ai giornalisti, con tanto di motore di ricerca per le notizie sul Web, di un database dei giornali e delle riviste on line e delle offerte di lavoro.
Talvolta capita di non trovare alcuna indicazione circa il momento in cui la notizia è stata data. In altri casi è presente la data, ma non l'ora, senz'altro rilevante trattandosi di un mezzo aggiornabile in qualsiasi istante. Inoltre, dovrebbe essere sempre disponibile l'eventuale aggiornamento della notizia, anch'esso con data e ora, così che si possa essere sempre sicuri che "nel frattempo" non sia accaduto proprio nulla. Inoltre, sarebbe buona norma, qualora la notizia si basi su un lancio d'agenzia, che fosse citata subito la fonte e immediatamente disponibile un collegamento a questa.

Una via per cominciare a ovviare a questi inconvenienti, è quella di ricevere direttamente sul proprio computer, attraverso un canale dedicato, le notizie del momento, invece di doverle cercare in rete. In questo modo la notizia viene ricevuta nello stesso istante in cui viene pubblicata, con un grande vantaggio in termini di trasparenza. In questa direzione si muove la cosiddetta tecnologia push, integrata nelle recenti versioni dei browser più diffusi, che permette di tenere sempre attiva sul desktop una serie di canali a scelta. In questo modo, individuato il servizio più affidabile, se ne possono ottenere gli aggiornamenti in tempo reale.

News gratis, ma non per molto

Oggi come oggi l'aggiornamento e l'informazione sono in gran parte gratuite, non foss'altro che per ragioni di concorrenza. Ma nei grandi siti di news il ritorno economico di chi offre il servizio diventerà prima o poi urgente: va bene la visibilità e l'immagine, ma in qualche modo gli investimenti dovranno essere remunerati. A poco serve, per il momento, richiedere abbonamenti ai navigatori (pronti a diffidare delle transazioni on line), o cercare pubblicità (soprattutto in Italia, sono in pochi a credere che valga la pena fare pubblicità sulla Rete). A questo si aggiunge poi la spinosa questione della protezione letteraria degli autori delle notizie, per nulla tutelati nella diffusione dei loro pezzi sul Web.

Nulla di più facile, in Rete, che pubblicare "nuovi" articoli mediante "copia e incolla" da articoli altrui. Con il rischio, non trascurabile, dell'"autoreferenzialità": notizie che corrono come pendolini di sito in sito, dalla carta alla Rete, dalla Rete alla carta, e che strada facendo perdono, in modo quasi inavvertito, freschezza, aggancio ai fatti, riferimento alle fonti, oltre che agli autori responsabili. Insomma, alla faccia dello scoop, senza determinati standard di qualità (che i lettori possano decifrare), la Rete facilmente rischia di assomigliare a un gigantesco luogo di riciclaggio. E da questo punto di vista, il fatto che si divenga un giorno disposti a pagare per il servizio, ammesso che sia una garanzia necessaria, non è ancora sufficiente.

Dalla cellulosa ai bit

La corsa alle news on line è stata sostenuta con grandissimi investimenti, senza per altro ottenere una chiara disponibilità da parte del pubblico a pagare per un servizio del genere. Così, a dispetto dei soldi gettati nello sviluppo di decine e decine di giornali on line, la maggior parte dei servizi di news sono gratuiti. Ogni giornale si sforza di apparire più bello, colorato, intrigante, giovane, dinamico, un perfetto luogo di navigazione per l'utente. Diviene anche un luogo di sperimentazione, di aggiornamento continuo, ma quasi del tutto infruttuoso.

Tuttavia, sono soprattutto i giornali che si limitano a mettere on line le stesse notizie della carta stampata ad avere difficoltà a farsi leggere. Se vogliono essere presenti sulla rete ed essere letti, devono anzitutto organizzare diversamente il lavoro. Pianificare una diversa edizione on line non rappresenta necessariamente un investimento di grandi proporzioni. Occorre però ragionare in modo diverso e intendere le notizie come un tutt'uno di grafica, testo, eventi sonori e filmati: un grande ipertesto interessante da visitare, in cui la notizia sia la telegrafica occasione, possibilmente personalizzata, per approfondire un evento, sviscerare un problema, ricostruire una storia.



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